Mettersi in discussione

“Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.”

Spesso, nel lavoro, mi sento dire: “perché ti preoccupi,  è una cosa che hai fatto tante volte!”

La mia risposta è sempre la stessa: “per me è importante viverla come se fosse la prima!”

Ovviamente l’esperienza di tanti anni e di tante situazioni personali e professionali vissute,  ha un grande valore e può dare anche un importante valore aggiunto. 

Tuttavia, se questo sconfina in supponenza o, peggio ancora, nel pensare di “sapere già tutto “ o già “abbastanza”, smettendo di aggiornarsi e formarsi , la questione è grave. 

Nota importante: se il mettersi in discussione nasce da un problema di AUTOSTIMA, chiaramente il lavoro su se stessi è di natura diversa: va nella direzione di stimolare la fiducia nelle proprie capacità e ritrovare un efficace senso di empowerment.

Mi piace, piuttosto , pensare ad un’ANSIA COSTRUTTIVA, che, per chi ha una buona autostima (cosa che mi rendo conto non essere scontata),  può essere di stimolo in ogni nuovo progetto e situazione.

I vantaggi che possiamo trarre dall’ansia costruttiva e da una SANA messa in discussione:

  • miglioramento costante delle grandi e delle piccole cose 
  • aggiornamento continuo 
  • focus ed empatia verso nuove situazioni (piuttosto che agire con il pilota automatico in base all’esperienza precedente)
  • entusiasmo e motivazione sempre elevati

A tal proposito non posso non citare l’effetto Dunning-Kruger (EDK) 

Che cos’è? È qualcosa di cui siamo circondati ?

Si tratta di una distorsione cognitiva a causa della quale individui poco competenti in un campo tendono a sopravvalutare le proprie abilità autovalutandosi, a torto, esperti in materia. Come conseguenza di questa teoria, spesso gli incompetenti si dimostrano estremamente supponenti. ?

Al contrario chi è più competente tende a sottovalutare l’entità delle proprie conoscenze, continuando a formarsi e ad approfondire costantemente.?

Per concludere… qualcuno di molto saggio ?disse,  ancora prima, che il punto di partenza della conoscenza è questa consapevolezza: “Io so di non sapere “.

MOLTO IMPORTANTE:  Tutto questo restituisce dignità ad un’emozione con cui ho imparato a convivere, che può non essere negativa, ma diventare nostra alleata e dare un grande input al miglioramento: l’ansia…?

ma questa è un’altra lunga storia.

Che ne pensate?

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