La Resilienza

Conoscete la bellissima immagine dell’Araba Fenice? 

Proprio ieri dicevo a mio figlio adolescente (che è tornato fortemente ustionato dal mare nonostante le mie raccomandazioni ?) per incoraggiarlo ? : il nostro corpo, anche se noi allontaniamo il dolore, è impensabilmente programmato anche per affrontare il dolore. Noi lo allontaniamo, istintivamente, ma possiamo tollerarlo e attraversarlo molto più di quanto immaginiamo. Sia fisicamente che psicologicamente.

Solo così possiamo spiccare il volo, volteggiare leggeri, e rinascere dalle ceneri.  ? 

 Regaliamoci, allora, l’obiettivo di una delle più belle immagini che ci siano: rinascere dalle nostre ceneri, come l’ARABA FENICE!

L’Araba Fenice è quell’uccello leggendario, presente in molti miti dei popoli antichi che, dopo la morte, risorge dalle sue stesse ceneri. 

Chi di voi si sente o si è sentito come l’araba fenice? Stiamo parlando, (forse in modo romantico ?), di resilienza , di capacità di rialzarci nonostante tutto.

“Non conta quante volte siamo a terra, ma quante volte ci rialziamo”

Non è una bellissima trasformazione? ☀️

I nostri punti deboli, le nostre piccole e grandi sconfitte ci trasformano in meglio e, soprattutto, trasformano le nostre ceneri in qualcosa di più forte, di più grande! 

Una riflessione importante: oggi siamo ciò che siamo grazie, soprattutto, agli eventi più difficili e alle persone che più ci hanno ferito.

Senza ombra dì buonismo, un suggerimento per prendere le distanze in modo più sereno da ciò che ci ha ferito e forgiato: sviluppare la GRATITUDINE. ?

Sembra un grande controsenso, ma “quale gratitudine” penserete!!!  Eppure rappresenta la strada per la serenità: 

siamo  ciò che siamo grazie alle cose brutte. 

Riconciliamoci con esse e rabbia e rancore svaniranno, oltre a tutti i sintomi psicosomatici che ne derivano!

Un suggerimento: abituati a pensare alla gratitudine come pensiero quotidiano, siamo circondati da motivi per esserlo e per non esserlo. Scegli la metà su cui concentrare le tue energie.

Io ci sto lavorando. Chi di voi riesce a essere grato anche alle avversità?? Facile non è, ammettiamolo…